venerdì 29 febbraio 2008

Ode alla birra

La birra
è buona

Cos'altro vorreste scrivere sulla birra scusate? Se volete partecipare al sondaggio "Dì la tua sulla birra" prego, fate pure.

La perfezione dell'imperfezione

Ogni quanto ascoltate musica nella vostra giornata? Se devo essere sincero, io non me ne sono mai reso conto. La musica fa parte della nostra vita da sempre, fin da quando eravamo nel grembo delle nostre depresse madri vedendosi così grasse e stanche, sino all'ultima nota che sentiremo, ipoteticamente perchè non si sa mai, scaturire da un organo il giorno del trapasso. Ebbene nella mia giornata la musica prende quasi il 64% del tempo, seppure io non me ne renda minimamente conto. Si è in auto e si ascolta musica, si va al lavoro o in università a piedi o in autobus e la stragrande maggioranza delle persone ha un lettore mp3 che spande note nelle orecchie, si è in palestra e la musica scandisce il ritmo dei movimenti. Anche nei momenti felici o cupi delle giornate la musica c'è, ci aiuta ad essere più felici o renderci più tristi, perchè a tutti piace, e non negatelo, sentirsi ancora più tristi quando in sottofondo c'è una canzone che ci ricorda un momento particolare, e magari in quel particolare momento c'era la stessa canzone.
Il rendersi conto che la musica c'è è tutto un altro discorso, non ci si fa nemmeno caso. Essa scandisce i momenti della nostra vita, e nessuno si degna di dedicarle una canzone?

giovedì 28 febbraio 2008

Cosa ho letto e mi è piaciuto

Innanzitutto vorrei ringraziare sentitamente questo ragazzo http://www.skakkinostri.it/profile.aspx?id_utente=9531. Non scherzo, ho letto il suo profilo, alquanto simile a quello di molti altri,e come in molti altri profili, sparsi qua e la per il web e non solo in quello sopraccitato, è presente il "amo & odio" stile Amelie Poulain, protagonista del film Il meraviglioso mondo di Amelie. Cosa ho letto che mi ha colpito: di certo non le citazioni di aforismi di Wilde, anch'esse troppo viste come quelle di Morrison, o gli stralci di canzoni di Ligabue, ma per l'appunto una delle cose scritte tra l'amo & odio, per la precisione nell'odio: odio innamorarmi perdutamente di una ragazza che nemmeno mi conosce, o una cosa del genere.
Odio quest'affermazione, ma mi è piaciuta perchè ne ho potuto prendere spunto per liberare pensieri vaghi mai focalizzati, e tutt'a un tratto vividi e percettibili, proprio davanti ai miei occhi. Cosa c'è di più bello di innamorarsi di un'idea? La sola cosa di poter immaginare nel giro di pochissimi minuti, secondi o frazioni d'essi di avere una situazione/storia con una persona che non conosci,non hai mai visto e di cui non sai nulla, non è di per sè emozionante? E' come ritornare bambino e riscoprire, come fosse la prima volta, una cosa nuova. Rimani lì, stupito di te stesso e di come la fantasia delle cose ti abbia portato a vedere con occhi nuovi qualcosa, per alcuni, solita.
E' da ammirare questo ragazzo, 19 anni, iscritto a beni culturali dell'ateneo di bari, che non si rende più conto di essere in grado di poter fantasticare ad occhi aperti sulle cose e sulle persone. In maniera infantile.
Bellissimo.

mercoledì 27 febbraio 2008

Come don chisciotte

Le prendo
dai mulini
al vento

NdR: notsasi che i mulini sono a vento, ma io sono al vento.

lunedì 25 febbraio 2008

La forma delle cose

Entrando nella vita di qualcuno si rischia sempre di dover essere parte dell'ombra di questa persona, vivere ciò che vive, sentire ciò che sente, vedere ciò che vede. Quando quel qualcosa è turpe o malsano si rischia di cadere nello stesso vortice. E si finisce col soffrire della mancanza del dolore quando perdi ciò che vivevi. Gli uomini, siano donne siano uomini, sono degli strani esseri.

sabato 23 febbraio 2008

venerdì 8 febbraio 2008

Il freddo lo possiamo anche sentire dentro




Walked in the cold air
Freezing breath on a window plane
Lying and waiting
A man in the dark in a picture frame
So mystic and soulful
A voice reaching out in a piercing cry
It stays with you until
The feeling has gone only you and I
It means nothing to me
This means nothing to me
Oh, Vienna
The music is weaving
Haunting notes, pizzicato strings
The rhythm is calling
Alone in the night as the daylight brings
A cool empty silence
The warmth of your hand and a cold grey sky
It fades to the distance
The image has gone only you and I
It means nothing to me
This means nothing to me
Oh, Vienna
This means nothing to me
This means nothing to me
Oh, Vienna

Ultravox - Vienna

giovedì 7 febbraio 2008

Visioni d'autore

Oltre il grigio delle nuvole
c'è sempre l'azzurro del cielo.

Chi vive in baracca, chi suda il salariochi ama l’amore e i sogni di gloriachi ruba pensioni, chi ha scarsa memoriaChi mangia una volta, chi tira al bersagliochi vuole l’aumento, chi gioca a Sanremochi porta gli occhiali, chi va sotto un trenoChi ama la zia, chi va a Porta Piachi trova scontato, chi come ha trovatona na na na na na na na naMa il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh…Chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardochi gioca coi fili, chi ha fatto l’indianochi fa il contadino, chi spazza i cortilichi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spiana na na na na na na na naMa il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh…Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cileccachi ha crisi interiori, chi scava nei cuorichi legge la mano, chi regna sovranochi suda, chi lotta, chi mangia una voltachi gli manca la casa, chi vive da solochi prende assai poco, chi gioca col fuocochi vive in Calabria, chi vive d’amorechi ha fatto la guerra, chi prende il sessantachi arriva agli ottanta, chi muore al lavorona na na na na na na na naMa il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,ma il cielo è sempre più bluChi è assicurato, chi è stato multatochi possiede ed è avuto, chi va in farmaciachi è morto di invidia o di gelosiachi ha torto o ragione, chi è Napoleonechi grida “al ladro!”, chi ha l’antifurtochi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui murichi reagisce d’istinto, chi ha perso, chi ha vintochi mangia una volta, chi vuole l’aumentochi cambia la barca felice e contentochi come ha trovato, chi tutto sommatochi sogna i milioni, chi gioca d’azzardochi parte per Beirut e ha in tasca un miliardochi è stato multato, chi odia i terronichi canta Prévert, chi copia Baglionichi fa il contadino, chi ha fatto la spiachi è morto d’invidia o di gelosiachi legge la mano, chi vende amuletichi scrive poesie, chi tira le retichi mangia patate, chi beve un bicchierechi solo ogni tanto, chi tutte le serena na na na na na na na naMa il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh

Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu

Le novità inaccessibili

Oggi mi sento vuoto. Non so cosa, ma so che c'è qualcosa manca all'interno di me, del mio spirito, se ne ho mai posseduto uno. C'è gente che mi dice che, pur avendomi conosciuto, non ha mai colto a pieno la mia essenza. Ma l'ho mai colta io stesso? Non saprei definirlo. E' da tempo immemore che vago alla ricerca di me stesso, senza mai trovarmi, forse il mio io si nasconde meglio di quanto potessi pensare. Ho trovato un nuovo lavoro, assicurato, ferie pagate, bene retribuito, a tempo indeterminato. Mi fa cagare. E' macchinoso, uguale, zero novità, tipo catena di montaggio. Qualcuno mi dice, o potrebbe, fregatene, è un lavoro alla fine e qui da noi, come chissà dove altro, c'è un'ottima carenza di lavoro, e una cosa del genere va sfruttata, ci sono possibilità di carriera. Quando ti ricapita una cosa del genere? Mai, spero, mai più. Omissis obbligata sul nome del datore del lavoro, me ne vergogno troppo, però al momento mi servono quantitativi di denaro in maniera improcrastinabile. Mi manca un lavoro dove poter sfruttare la mia fantasia, le mie doti celebrali e quanto più amavo fare, ovvero lavorare di mente. Un lavoro estroso, artistico o che ne so. Mi mancavano anche i lavori dove inizi la mattina alle 9 e finivi alle 17. Tipo ufficio, cosa che ho sempre odiato, ma dopo vari lavori in pub notturni, cominci ad odiare il dover lavorare di notte quando il mondo esce di casa o dall'ufficio, e si reincontra in un turbine amoroso con le tenebre. Mi mancava svegliarmi presto la mattina, che poteva essere anche prima delle 11, e sentire il freddo vero sulla pelle. Mi mancano tutte queste piccole cose. Ho voglia di andar via dalla mia città, dalla mia regione. Un tempo avevo solo voglia di trasferirmi 500km più a nord, ora quei pochi chilometri li sento stretti. Mi strozzano l'aria in gola. Non riesco a calibrare un pensiero puntando al futuro. Voglio emigrare. Mi sento disprezzato in questa patria natia, quando altrove mi sono sentito nato per una seconda, terza, quarta volta.
Chi siete voi veramente? Esseri speranzosi di un futuro nel belpaese, che è anche una marca di latticini.