domenica 20 luglio 2008

Le scelte dubitative

Il come e il perché sono solo percorsi di vita. Una strana, peró. Ricca di ostacoli da soromontare.
Ce la si deve fare.

mercoledì 9 luglio 2008

Assoli

A prescindere dalla bellezza dei colori che ci si posano sulle iridi, l'estate è una sensuale espressione di umori. L'inizio di un ciclo, la fine di un altro. E' il periodo in cui di solito nascono storie d'amore, fugaci ed effimere, motivate dal senso di bellezza interiore di se stessi. E' il periodo in cui muoiono amori, per non perdere facili occasioni stagionali. Ragazzate, io non ricordo di aver abbandonato qualcuno prima di un'estate, forse anche per il fatto di voler vivere la bellezza delle esperienze estive al fianco di una persona che potesse aiutarmi a ricordarle.
L'unica è restare soli, conoscere ed esprimersi, tentare ed errare, ovunque.
Mai sbagliare o pensare di averlo fatto, mai. Non ci si può permettere in questo periodo di pensare all'errore. L'inverno è fra 5 mesi, del resto.

This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end
Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
Ill never look into your eyes...again
Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need...of some...strangers hand
In a...desperate land
Lost in a roman...wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain, yeah
Theres danger on the edge of town
Ride the kings highway, baby
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway west, baby
Ride the snake, ride the snake
To the lake, the ancient lake, baby
The snake is long, seven miles
Ride the snake...hes old, and his skin is cold
The west is the best
The west is the best
Get here, and well do the rest
The blue bus is callin us
The blue bus is callin us
Driver, where you taken us
The killer awoke before dawn, he put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He went into the room where his sister lived, and...then he
Paid a visit to his brother, and then he
He walked on down the hall, and
And he came to a door...and he looked inside
Father, yes son, I want to kill you
Mother...i want to...fuck you
Cmon baby, take a chance with us
Cmon baby, take a chance with us
Cmon baby, take a chance with us
And meet me at the back of the blue bus
Doin a blue rock
On a blue bus
Doin a blue rock
Cmon, yeah
Kill, kill, kill, kill, kill, kill
This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end
It hurts to set you free
But youll never follow me
The end of laughter and soft lies
The end of nights we tried to die
This is the end
(The doors - The end)

mercoledì 2 luglio 2008

Le souffle qui m'apporte à toi

Un posto unico nell'immaginario della nostra mente esiste sempre. Un luogo non luogo, dove ci sentiamo parte unica della nostra vita, dove magari siamo cresciuti e ci siamo sentiti sempre sicuri, sicuri dalle paure del mondo, protetti da un'evanescente forza, ma dove siamo anche diventati noi, dove abbiamo vissuto le prime esperienze, i primi odi e i primi dolori, un posto dove siamo stati unici e indissolubili. Dove ci sentivamo già grandi, pur essendo piccoli.
Ogni posto che visito rimane in me specialmente per i letti in cui dormo. Forse il letto è tutt'ora l'unico legame vero nelle case dove vivo, anche semplicemente per un giorno. Letti dove dormire, letti nei quali fare l'amore, letti nei quali star male dopo una sbornia e dove piangere per un amore perso o mai vissuto. Sicurezza e fiducia nello stesso tempo, non luogo dove condividere se stessi, i profumi e gli sguardi, i baci rubati alla notte e le carezze del sole nuovo. Ho individuato cosa mancava ai miei pensieri, l'anello aperto della catena. Quest anno sentirò particolarmente la mancanza di un letto che mi ha visto neonato piangente perchè la madre non lo teneva in grembo, bimbo solare che si svegliava sentendo l'odore dei bomboloni caldi, ragazzino inesperto che si svegliava alle 11 dopo essere tornato tardi la sera prima ed essere convinto di essere ormai maturo. L'ultima volta che mi ha visto ero io, o forse no. Ero colui che rivedeva in quel luogo non luogo, in quel letto, una serie di emozioni perse per strada e ritrovate.
Sono riuscito a scavalcare la rete che mi divideva dai binari, non so se lo farò più.

Sous la lumière en plein
et dans l'ombre en silence
si tu cherches un abri
Inaccessible
Dis toi qu'il n'est pas loin et qu'on y brille
A ton étoile
Petite soeur de mes nuits
ça m'as manqué tout ça
quand tu sauvais la face
à bien d'autres que moi
sache que je n'oublie rien mais qu'on efface
A ton étoile
Toujours à l'horizon,
Des soleils qui s'inclinent
comme on a pas le choix il nous reste le coeur
tu peux cracher même rire, et tu le dois
A ton étoile
A Marcos
A la joie
A la beauté des rêves
A la mélancolie
A l'espoir qui nous tient
A la santé du feu
Et de la flamme
A ton étoile

(Noir Desire - A ton étoile)

Ad una manciata di giorni

Sto cercando di capire. Perchè non riesco a giungere ad un pensiero preciso di tutto ciò che sta accadendo. Mi spiego. Ho una serie di frammenti di vari pensieri, ai quali non riesco a mettere un ordine, anche apparente. Sto partendo, ma non so ancora se lo faccio per fuggire da una realtà alquanto densa, alla quale, logicamente, non riesco a dare un senso logico. E' un insieme di pienezza e vuoto contemporaneo, i lavori, le notizie, le emozioni e le sensazioni mi piovono addosso in maniera inaspettata, ma, nel contempo, mi sento soverchiato da un assurdo vuoto. Interiore. Mancanze ed abbondanze simultanee. Bisogna ritrovare il filo di Arianna. Lo cerca anche lei da un bel pò. Forse troppo.
C'è una luce, però, oltre l'orizzonte.

Le tue dita fredde puntano sul mio cuore
Le tue labbra strette sono un taglio sottile
Stringo le mie spalle senza niente da dire.
Si alza la corrente e ora ti vedo svanire
Un punto all’orizzonte di una riva sottile
Le onde son già cariche di cose da dire.
Soffia sui miei alibi
Soffia sui rimpianti
Il vento soffia e scivola sul tempo che ci resta.
Soffia sui tuoi alibi
Soffia sui rimpainti
Il vento scorre e porta via il tempo che ci resta.
Dopo aver guardato affondare il tuo cuore
Dopo aver permesso al tempo di giudicare
Stringo le mie spalle senza niente da dire.
Piove sui miei alibi
Piove sui rimpianti
L’acqua scorre e scivola sul tempo che ci resta.
Piove sui tuoi alibi
Piove sui rimpianti
L'acqua scorre e svivola sul tempo che ci resta.
Piove sui tuoi alibi
Piove sui rimpianti
L'acqua scorre e porta via il tempo che ci resta.
Scorre sui tuoi alibi
Scorre sui rimpianti
Scorre su di noi
Scorre sui tuoi alibi
Scorre sui rimpianti
Scorre su di noi
(Subsonica - Alibi)

martedì 1 luglio 2008

Dissenso

L'ultimo viaggio mi ha aperto gli occhi, mi ha trasportato in una serie di sensazioni, provate già in passato ma che avevano bisogno di una rispolverata. Spazi aperti sono solo l'ingresso secondario per entrare nei ricordi ed esplorarli, fugacemente. Un ritorno che non sembrava tale, l'idea che il viaggio non sia un modo per evitare la realtà, ma per viverne una sua variante. Un viaggio in se stessi, percorrendo strade che senti tue, che ti sembrano sempre verso casa, un'altra, ma sempre la stessa. Forse mi sto riabituando alla bellezza della mia terra, ma sento che manca qualcosa. Di preciso però, non so cosa.
Al prossimo viaggio.